#Martelli con manico in legno pro#

Possiamo senz’altro affermare, grazie alle testimonianze raccolte, che il periodo di massimo splendore e diffusione è stato tra le due Guerre Mondiali. Ma anche Meni Ucèl scriveva in Carnavâi del 1974 tomâts di cento anni a nasconderci il viso. Anche Alceo Muzzolini1 testimoniava: “Dalla fine dell’800 erano presenti le mascherate in tutta la valle del Torre”. La tradizione però delle maschere è molto più antica. Andreina Nicoloso Ciceri, in riferimento alle maschere trovate nel tarcentino, negli anni 1959/1967 scriveva che le più antiche sono degli ultimi decenni del secolo precedente ove indicava in Vico Toso (1878 – 1915) “Il più bravo dei mascherai di Coia …”. Ma vediamo se ci è possibile capire da quando si svolge il caratteristico carnevale tarcentino articolato nei gruppi a bello e a brutto. Altrove, come nella vicina Cergneu (nel comune di Nimis), la liberazione del Pust, termine sloveno che indica il Carnevale, avviene la sera del 5 gennaio.

#Martelli con manico in legno pro#

Mi piace iniziare questa pubblicazione da questo estratto di Meni Ucèl, il noto scrittore del secolo scorso Otmar Domenico Muzzolini di Billerio, massimo cantore ed anche protagonista del carnevale tarcentino, tratto da Carnavâi - da “Il Pignarûl” del 1974, pubblicazione annuale della Pro Tarcento.Ĭarnevale tarcentino: gruppo a bello e gruppo a brutto.Ĭon la chiusura dei riti epifanici del 6 gennaio inizia il carnevale per concludersi il martedì grasso che precede le Ceneri, per cui la durata del periodo carnevalesco è determinato ogni anno dalla data della Pasqua. Mettevamo da parte cotechino e salsicce per le cene. … cercavamo i tomâts per andare i maschera, Si cominciava a pensarci e ad organizzarci Italian to English: Tarcento’s Carnival traditions and mask-making history